GIARDINO

Epilogo

Ed eccoci arrivati alla fine del nostro racconto. Vi starete chiedendo come sia finita la storia del Conte e della sua dimora.

Nel 1808 è costretto a firmare l’atto di vendita di questo Palazzo per via di burrascose vicende finanziarie. L’atto di vendita a Pasquale Papiani è un documento amministrativo ma lì il Conte lascia una sorta di dedicata agli artisti che con il prezioso contributo hanno reso possibile la sua impresa. Così si legge nel documento:

A lode delli Sig. Felice Giani Pittore Figurista e Gaetano Bertolani Pittore Ornatista il Sig. Cavaliere Milzetti rende una testimonianza della Sua Stima a questi due celebri artisti che a di Lui spesa hanno lasciata eterna memoria della Loro bravura…

Nonostante i continui passaggi di proprietà ancora oggi respiriamo la stessa atmosfera neoclassica dell’epoca del Conte. Sembra che il tempo per questo Palazzo si sia fermato.
Il giardino è molto cambiato dal periodo in cui la proprietà era dei Milzetti: non c’è più traccia del vivere all’antica, la sua disposizione risponde al gusto romantico molto diffuso tra gli ultimi anni del Settecento e la metà dell’Ottocento.

Quando uscirete da qui ricordatevi di Milzetti come un uomo figlio del proprio tempo che ha raggiunto la tanto agognata immortalità non con eroiche imprese ma grazie a questa bellezza.

Questa casa è la sua grande impresa: a voi la memoria, la cura e la diffusione della sua conoscenza.