CUCINA

Insieme mangiavamo la piadina

Le cucine sono situate al livello del seminterrato, sia per evitare il rischio di incendi, sia per evitare che gli odori salgano nelle stanze al piano terra.

Il grande camino, il lavabo in pietra e i due taglieri in legno, utilizzati per tagliare la carne, sono tutti originali. Al camino si trova un gancio girevole, utilizzato per appendere la pentola di cottura, che poteva anche essere collocata in un’apposita cavità del piano di lavoro, con le braci sotto, per cucinare o tenere in caldo i cibi.

Sulla parete di sinistra è montato un grande spiedo: il manico veniva fatto girare completamente, poi lo spiedo veniva tenuto in movimento per alcuni minuti da un sistema di pesi e contrappesi, permettendo al cuoco di occuparsi di altre mansioni.

Sulla destra si trovano una tostatrice e un macinacaffè, mentre sul piano di lavoro sono presenti tegami in rame e scaldaletto in terracotta smaltata. A destra si trova il forno per la cottura delle torte e forse anche del pane; le famiglie nobili lo acquistavano dal fornaio, ma forse lo preparavano anche in casa, una volta alla settimana. A sinistra della parete di fondo, nascosta dietro una tenda, si trova la dispensa, dove venivano conservati per breve tempo carne, formaggio, frutta e altri alimenti che dovevano essere tenuti al fresco. La mancanza di frigoriferi e congelatori richiedeva un approccio molto diverso da quello odierno: la carne doveva essere utilizzata in breve tempo, rendendo impossibile conservarla nelle quantità di oggi. All’interno della dispensa, sulla sinistra, si trova l’apertura che conduce al pozzo. La grata è un’aggiunta recente; un tempo era possibile attingere l’acqua dal pozzo dall’interno della cucina stessa, senza dover salire in giardino. L’acqua veniva portata in secchi al lavabo, sopra il quale si trova una grande vasca in terracotta smaltata, utilizzata per lavare le stoviglie; la superficie in pietra inclinata permetteva all’acqua di defluire all’esterno, nel cortile. A sinistra, sulla stessa parete, si trova un tagliere, con sopra vari utensili: il ferro per formare i passatelli, simili alla pasta, ma fatti con pangrattato, uovo e formaggio e cotti nel brodo; la paletta per la farina, il raschietto per il tagliere, il coltello da mezzaluna e il setaccio.

Andate verso le scale; sulla sinistra, nascosto dietro una tenda, c’è uno scaldavivande accanto al grande camino. Probabilmente qui si metteva la pasta del pane per farla lievitare.